Fattura, ricevuta, scontrino

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Fattura, ricevuta o scontrino? Obblighi ed esenzioni

Ecco quando imprese e Partite IVA non sono obbligate ad emettere fattura e quando non è necessario neanche lo scontrino o la ricevuta fiscale.

Ecco quando non serve la fattura, e neppure lo scontrino

La fattura emessa al cliente dal professionista, e in generale delle Partite IVA,  in alcuni casi non è obbligatoria e può essere sufficiente la ricevuta fiscale; in altri casi non è obbligatorio neppure l’emissione dello scontrino da parte dell’esercente.

Esonero fattura

Più in particolare, è sufficiente lo scontrino o la ricevuta fiscale (a meno che il cliente non richieda espressamente la fattura) nel caso in cui si svolga un’attività di:

  • commercio al dettaglio di beni in locali aperti al pubblico, o con distributori automatici, o per corrispondenza, o a domicilio o in forma ambulante;
  • alberghiera;
  • vendita di alimenti e bevande in pubblici esercizi o con distributori automatici;
  • trasporto di persone;
  • prestazione di servizi in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti;
  • custodia e amministrazione di titoli finanziari;
  • visite guidate o gite turistiche;
  • svolgimento di operazioni esenti da IVA.